giovedì 21 agosto 2014

Alpinismo, Arrampicata ed Escursionismo. Quali sono le differenze?

Spesso e volentieri siamo presi da un dubbio quasi amletico: ma noi cosa siamo? Alpinisti? Arrampicatori? Escursionisti?
Cerchiamo di fare un pò di chiarezza partendo proprio dall'alpinismo.

L'alpinismo è una disciplina sportiva che si basa sul superamento delle difficoltà incontrate durante la salita di una montagna. Tale salita viene chiamata "ascesa alpinistica", e può avvenire su diverse tipologie di terreno: roccia, neve, ghiaccio o percorsi misti. Per progredire nell'ascesa si utilizzano anche tecniche di arrampicata.
L'etimologia della parola rimanda alle Alpi e a primi tentativi di scalata delle sue maggiori vette, tant'è che fin dalla notte dei tempi l'uomo pratica l'alpinismo. Addirittura esistono tracce che ci riportano alla preistoria, dove i primi uomini salivano sui monti per cacciare o per svolgere riti religiosi. Anche nel XIV secolo si hanno testimonianze in cui viene riportato che addirittura Francesco Petrarca fosse un alpinista e che abbia scalato la cima del Mont Ventoux a quota 1909 metri.


L'alpinismo comporta spesso il raggiungimento di quote elevate. Per valutare un percorso si fa riferimento ad una scala che possiamo definire generica, in quanto valuta il percorso nel suo insieme e non per singolo aspetto. Infatti in un percorso alpinistico si possono o non trovare tratti escursionistici, come l'avvicinamento, e tratti di arrampicata su roccia o ghiaccio. Questa scala valuta appunto l'insieme della via ma non i singoli tratti, che sono valutati da scale apposite, sia che si tratti di arrampicata su roccia che su ghiaccio.

Scala delle difficoltà alpinistiche

Il termine "arrampicata sportiva" invece, indica l'insieme delle discipline sportive, discendenti dall'alpinismo, nate a partire dagli anni Settanta.
L'arrampicata, diversamente dall'alpinismo può essere definita come la salita di un ostacolo, sia esso una parete rocciosa, un sasso (bouldering) o un pannello artificiale. Questa disciplina ha come scopo il puro divertimento o la competizione sportiva, anche lontano da ambienti montani, o su vie dove le protezioni, come ad esempio i chiodi, sono normalmente già presenti. Il percorso effettuato durante l'arrampicata viene chiamato "via d'arrampicata".
L'arrampicata si può suddividere in: arrampicata libera o artificiale a seconda l'utilizzo o meno di aiuti artificiali per compiere la scalata.
Per definire il grado di difficoltà, quanto riguarda l'arrampicata su roccia, si utilizza la scala di Welzenbach.
Inizialmente la scala, ideata nel 1925 dall'alpinista tedesco Welzenbach, da cui ha preso il nome, arrivava fino al VI grado. Tale limite portava ad avere una scala "chiusa" e con il passare degli anni ci si ritrovò a superare il VI grado. Dopo lunghe discussioni la scala venne aperta verso l'alto dall'UIAA ( Union Internationale des Associations d'Alpinisme ) che inserì nuovi gradi fino all XI. Inoltre a partire dal V grado, ad oggi è possibile utilizzare delle gradazioni intermedie aggiungendo il suffisso "superiore" (+) o "inferiore" (-). Possiamo cosi avere ad esempio un V+ ovvero quinto grado superiore o V- quinto grado inferiore.


Arriviamo infine all'escursionismo, che è una forma di attività motoria basata sul camminare nel territorio percorrendo lunghe strade o sentieri. Spesso, in parallelo con l'escursionismo si parla di trekking, termine che deriva dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente o fare un lungo viaggio, o di hiking, termi che che deriva dal verbo inglese to hike, che significa camminare.
I rischi che possono presentarsi durante un'escursione a piedi anche breve possono suddividersi in fattori ambientali, che incidono direttamente sulla salute fisica dell'escursionista dovuti all'ambiente fisico-meteorologico-climatico, e fattori ambientali indiretti che incidono sull'incolumità fisica dovuti alle caratteristiche fisiche della montagna stessa.
Cosi come l'alpinismo e l'arrampicata, anche l'escursionismo ha la sua scala di difficoltà.

Scala delle difficoltà escursionistiche

Arrivati a questo punto, possiamo finalmente vedere le differenze che ci sono tra queste tre discipline. 
La differenza fondamentale tra l'alpinismo l'arrampicata sportiva è che, mentre nell'alpinismo lo scopo dell'ascensione è in genere il raggiungimento della vetta di una montagna, nell'arrampicata cosiddetta "sportiva" l'obiettivo prevalente è il superamento di una difficoltà su una parete.
Un'ulteriore differenza tra alpinismo e arrampicata sportiva è che, mentre le difficoltà incontrate nell'alpinismo possono essere di varia natura, legate anche alle condizioni ambientali e meteorologiche, nell'arrampicata sportiva le difficoltà sono prevalentemente di tipo tecnico come ad esempio una parete con scarsità di appigli. 
Nonostante queste differenze e il progressivo allontanamento di queste due discipline, si può notare tuttavia che l'evoluzione tecnica apportata dall'arrampicata sportiva ha contribuito ad innalzare anche il livello delle capacità tecniche delle salite in ambiente alpino.

Ora che finalmente sappiamo quali sono le differenze, possiamo rispondere alla domanda "ma io cosa sono?". La risposta vi permetterà di organizzare al meglio le vostre uscite, in modo tale da non andare incontro a pericoli evitabili, facendovi cosi apprezzare in piena serentià i paesaggi che la montagna sa offrire.

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